Nel 1967 il cineamatore Danilo Dominici è in vacanza in Calabria e filma la moglie nei pressi del Lago Ampollino, tra prati e riflessi d’acqua immersi nella quiete della natura silana. Le riprese si alternano tra ritratti, panoramiche sul paesaggio e momenti in cui i due si scambiano la cinepresa, raccontando la loro presenza reciproca tra le montagne della Calabria. Il Lago Ampollino, a 1.279 metri sul livello del mare, è incastonato nel cuore del Parco Nazionale della Sila, tra i monti Scorciavuoi, Gariglione, Zingomarro e Nero.
Nel 1967 il cineamatore Danilo Dominici è in vacanza in Calabria e filma la moglie nei pressi del Lago Ampollino, tra prati e riflessi d’acqua immersi nella quiete della natura silana. Le riprese si alternano tra ritratti, panoramiche sul paesaggio e momenti in cui i due si scambiano la cinepresa, raccontando la loro presenza reciproca tra le montagne della Calabria. Il Lago Ampollino, a 1.279 metri sul livello del mare, è incastonato nel cuore del Parco Nazionale della Sila, tra i monti Scorciavuoi, Gariglione, Zingomarro e Nero.